La pancreatite è una malattia del pancreas che si verifica frequentemente nei gatti. Gli enzimi digestivi del pancreas esocrino sono normalmente attivati solo nell'intestino. Nella pancreatite, sono già attivi nel loro luogo d'origine, cioè nel pancreas. Di conseguenza, il pancreas comincia a digerire se stesso.
Ciò provoca una grave infiammazione del tessuto ghiandolare, fino a poter arrivare alla morte del gatto. In alcuni casi questo processo può anche estendersi ai tessuti circostanti. Può verificarsi una situazione grave, a volte pericolosa per la vita.
I sintomi della pancreatite sono non specifici e la diagnosi è spesso difficile. Studi sui gatti morti hanno dimostrato che, a quanto pare, sono colpiti molti più animali di quanto si pensasse in precedenza.
Quali gatti sono più spesso colpiti dalla pancreatite?
I gatti si ammalano più frequentemente a partire dalla mezza età. Sia i gatti maschi che le femmine sono ugualmente colpiti. I gatti siamesi sembrano soffrire di pancreatite più spesso degli altri gatti.
Sintomi di una pancreatite nel gatto
I segni più comuni di pancreatite nei gatti sono mancanza di appetito, perdita di peso, letargia e disidratazione, febbre o a volte anche ipotermia.
Differenze rispetto al cane: vomito e diarrea possono, ma non devono necessariamente verificarsi. Allo stesso modo non tutti i gatti mostrano dolori addominali per molto tempo. Sovente, è palpabile una massa nella cavità addominale
Nella maggior parte dei casi, sono comunque scarsamente sintomatici!
Diagnosi della pancreatite nei gatti
Come nei cani, la lipasi pancreatica specifica gioca un ruolo importante. Deve essere accertata e correlata con esami del sangue ed ecografia addominale.
Poiché i gatti affetti da pancreatite soffrono molto spesso di altre malattie (malattie epatiche o intestinali, diabete mellito), dovrebbero essere fatti degli esami anche per queste malattie.
Terapia per gatti affetti da pancreatite
La terapia consiste in un apporto di liquidi ed elettroliti. Poiché i gatti che provano dolore spesso si rifiutano di mangiare, gli antidolorifici e i farmaci contro il vomito sono molto importanti. A volte può anche essere necessario alimentare il gatto con un tubo. Gli animali malati non devono stare a digiuno, perché ciò può portare ad ulteriori e gravi problemi (lipidosi epatica: fegato grasso). Gli antibiotici non sono quasi mai necessari. A differenza dei cani, gli steroidi (cortisone) sono utilizzati con successo, soprattutto quando si tratta di un processo cronico.
Poiché molti pazienti affetti da pancreatite soffrono di una malattia intestinale allo stesso tempo, il cibo deve essere delicato per l'intestino. Dovrebbe contenere proteine di alta qualità e, soprattutto se il gatto è in sovrappeso, avere un contenuto moderato di grassi. A differenza dei cani, i gatti affetti da pancreatite non sono così sensibili al grasso, ma dovrebbero comunque evitare una dieta ad alto contenuto di grassi. Anche la vitamina B12 può essere utile.
Prognosi per un gatto colpito da pancreatite
Dipende alla gravità della malattia:più grave è il decorso, meno favorevole è la prognosi. I gatti con un decorso lieve possono rimanere privi di sintomi per anni. Tuttavia, una recidiva è possibile in qualsiasi momento.
Se sono coinvolte altre malattie come il diabete mellito, il fegato o le malattie intestinali, la prognosi si deteriora notevolmente.
Complicazioni a causa della pancreatite
Diabete mellito, malattie dell'intestino, del fegato e della cistifellea e dei loro canali non sono rari e possono essere gravi. E' importante continuare a monitorare regolarmente un gatto malato con esami del sangue, anche se appare privo di sintomi.
A cosa devi prestare attenzione
Ogni gatto con problemi gastrointestinali acuti e soprattutto cronici, diabete mellito o malattie epatiche dovrebbe essere ulteriormente esaminato per scoprire se soffre anche di pancreatite.
Le terapie mediche complementari sono sicuramente utili per i gatti malati. Il metodo più adatto deve essere deciso caso per caso. Anche gli effetti collaterali giocano un ruolo importante e come l'animale coopera bene in una terapia o se è possibile somministrare farmaci o mischiarli con il cibo.
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