Se dai al tuo cane un piccolo pezzo di cioccolato ogni giorno come ricompensa, ciò può avere conseguenze letali. Ci sono alimenti che ci possono sembrare innocui e soltanto una piccola coccola per i nostri amici a 4 zampe….ma in realtà sono molto pericolosi per loro
PATATE, POMODORI, PEPERONI, MELANZANE
Verdure e tuberi che usiamo spesso, come patate, pomodori, peperoni o melanzane rendono la nostra dieta, così come quella dei nostri cani, colorata e variegata. Ma bisogna fare attenzione ad alcune cose.
Le solanacee acerbe contengono l'alcaloide solanina, che ha una tossicità «media». Essa si trova nelle parti immature del frutto, soprattutto nella buccia e, quando le patate sono esposte alla luce, nella parte verde. I sintomi dell'avvelenamento da solanina sono le mucose irritate, tachicardia, tremori, affanno e irrequietezza. Ciò può portare a diarrea, vomito, paralisi e, in una fase successiva, all'arresto respiratorio e/o cardiaco. L'effetto dipende dalla dose.
La solanina è resistente al calore, cioè non scompare durante il processo di cottura, ma è idrosolubile e rimane nell’acqua della cottura. Se si butta via l’acqua della cottura e le si sbucciano, le patate sono una buona fonte di carboidrati e apprezzate dai cani. Hanno anche un effetto molto positivo sul tratto digestivo in caso di diarrea e possono essere facilmente digeribili.
I pomodori, i peperoni e le melanzane possono essere consumati anche crudi a piena maturazione.
LEGUMI
I legumi dovrebbero essere dati al cane solo cotti. Crudi, contengono la proteina tossica fasina, che ha una tossicità «media». A differenza della solanina, la fasina è termolabile e viene decomposta dalla cottura a 100°C per 15-20 minuti.
La fasina danneggia principalmente la mucosa intestinale e quindi interferisce con l'assorbimento dei nutrienti, danneggia gli enzimi digestivi e altera la flora intestinale. L'ingestione prolungata di fasina danneggia irreversibilmente la mucosa intestinale e può anche causare il raggruppamento dei globuli rossi.
Cotti, i legumi sono una ricca fonte di proteine. Tuttavia, possono causare flatulenza, soprattutto se il vostro cane non è ancora abituato.
CIPOLLE E AGLIO
Le cipolle e l’aglio contengono vari solfati con una tossicità «media». Essi sono presenti principalmente nel bulbo o negli spicchi d'aglio stessi, meno nelle parti verdi delle piante. Sono nocivi per cani tra 1 e 4 giorni dall’ingestione. La dose tossica per il cane è di 5g/kg, che equivale approssimativamente ad uno spicchio d'aglio medio. Possono provocare vomito, diarrea e urine di colore scuro. In caso di diete contenenti dosi minime di cipolla, protratte per anni, si sono registrati casi di anemia grave.
In caso di avvelenamento, una terapia è possibile, ma può essere intensiva e prolungata.
AVOCADO
Le foglie, il frutto ed i semi contengono un principio tossico per i cani, chiamato persin. In particolare, la varietà comunemente diffusa nei supermercati, quella guatemalteca, ne presenta concentrazioni particolarmente elevate.
La persina ha un effetto dannoso sul cuore e sul tratto gastrointestinale. Le conseguenze possono essere diarrea, vomito e pancreatite. Quest'ultima è ulteriormente rafforzata dall'elevato contenuto di grassi dei frutti. Possono verificarsi danni al muscolo cardiaco, ma per fortuna raramente. Anche la ghiandola mammaria può essere danneggiata dalla persina, ma la produzione di latte ha una funzione protettiva nelle madri che allattano.
NOCI
Le noci sono popolari come piccoli spuntini, per cuocere e raffinare il cibo e piacciono anche a molti cani. In autunno rompono i gusci caduti dagli alberi per ottenere il gustoso nocciolo. Le noci sono ricche di vari acidi grassi insaturi e sono un ottimo integratore sia per noi che per i nostri cani.
In linea di principio, le noci sono innocue, ma è necessario prestare attenzione ad alcune cose. Affinché un animale possa subire danni dalla frutta a guscio, di solito ha bisogno di mangiarne in grandi quantità. Per prevenire i problemi, si deve sempre prestare attenzione alla qualità, perché per lo più non le noci stesse, ma le tossine dei funghi e delle muffe in esse contenute causano problemi come il vomito e la diarrea. Con le noci cadute dall'albero, si deve evitare che i cani mangino il guscio, il quale contiene molte sostanze che irritano il tratto gastrointestinale. Attenzione a non far ingerire dei gusci con spigoli appuntiti.
Le noci di macadamia rappresentano un'eccezione: il loro consumo da parte dei cani può portare a debolezza degli arti posteriori, depressione, vomito, atassia, tremori, aumento della temperatura corporea fino a 40,5°C, dolori addominali, zoppia e rigidità articolare. Le cause esatte sono sconosciute e gli animali si riprendono normalmente entro 24 – 48 ore.
UVA, UVA SULTANINA, VINACCIA
Si parla molto e c'è ancora molta perplessità sull'uva, specialmente nell'alimentazione cruda è ancora un grande argomento. Le principali sostanze attive dell'uva sono i monosaccaridi (tra cui glucosio, fruttosio e acido ossalico). Perché e se sono solo queste sostanze a causare avvelenamento non è chiaro, soprattutto perché il glucosio e il fruttosio sono due sostanze fondamentalmente innocue.
Se un cane mangia troppa uva (la dose tossica è data con 10 - 30 g uva / kg di peso corporeo) si verificano vomito, diarrea, letargia e, nel giro di alcune ore, forti dolori addominali. Il livello di calcio nel sangue aumenta e un’insufficienza renale acuta può verificarsi entro 24 - 72 ore dall'ingestione. La terapia contro l’avvelenamento dell'uva è difficile e intensa (dialisi).
XILITOLO
Lo xilitolo, noto anche come zucchero di betulla, è stato usato per anni come sostituto dello zucchero. Questa sostanza ha alcuni vantaggi per gli esseri umani. E 'efficace contro la carie e ha un potere calorico molto più basso rispetto allo zucchero normale. Ad esempio, è utilizzato nelle gomme da masticare, dove l'effetto positivo sulla salute dentale e l'alito fresco è molto apprezzato. Lo zucchero di betulla viene utilizzato sempre più spesso anche nei nostri panifici e lo troviamo in merendine, caramelle e dolciumi vari.
Tuttavia, lo xilitolo è tossico per i cani. Esso provoca un massiccio rilascio di insulina, che si traduce in un drastico abbassamento del livello di zucchero nel sangue. Senza un trattamento intensivo, ciò può essere fatale. Sono possibili anche danni al fegato.
Alcuni numeri: una gomma da masticare contiene in media 0,3 mg di xilitolo. Le quantità da 0.1 mg / kg innescano un calo di zuccheri nel sangue, da 0.5 mg / kg è possibile un’insufficienza epatica acuta.
Per un cane di 20 kg ciò significa: calo di zuccheri nel sangue da ca. 7 gomme da masticare e, da 33 pezzi, insufficienza epatica.
CIOCCOLATO E TEOBROMINA
Il cacao contiene teobromina, una sostanza legata alla caffeina. Nei cani, questa sostanza viene escreta molto più lentamente che negli umani. Questo porta ad un accumulo e può causare sintomi di avvelenamento. I sintomi acuti sono vomito, diarrea, tremore fino alle convulsioni, nonché aumento della respirazione e della frequenza cardiaca. Ma anche un piccolo consumo regolare di cioccolato causa problemi ai cani come ulcere allo stomaco o insufficienza cardiaca.
Alcune cifre: i cani sono avvelenati a partire da 20 mg / kg, i decessi si osservano da 100 mg / kg. Più alto è il contenuto di cacao, cioè più scuro è il cioccolato, più teobromina contiene: il cioccolato al latte fino a 2 mg / g, il cioccolato nero al 70% circa 20 mg / g.
Per un cane di 20 kg di peso significa che da 200 g di cioccolato al latte o da 20 g di cioccolato nero al 70% vi sono sintomi di avvelenamento e da 1 kg di cioccolato al latte o da 100 g di cioccolato nero al 70%, il cane può morire.
Quindi fai molta attenzione a cosa dai da mangiare al tuo cane.
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Per qualsiasi domanda, non esita a contattare il tuo consulente o il servizio clienti ANiNATURE.