Ecco un piccolo glossario ANiNATURE su alcune curiosità riguardanti cani e gatti.
GRUPPO SANGUIGNO
Esattamente come negli esseri umani, anche nei cani e nei gatti esistono i gruppi sanguigni; questi sono determinati da alcuni recettori, chiamati antigeni, in grado di stimolare la produzione di anticorpi specifici. Questi antigeni sono ereditari, si trovano sulla superficie dei globuli rossi e sono i responsabili dell’insorgenza di reazioni trasfusionali immunitarie che a volte possono seguire una trasfusione. Nel cane ritroviamo sette gruppi sanguigni, identificati con il termine DEA (Dog Erytrocytes Antigen), DEA 1, 3, 4, 5, 6, 7 e 8. Tra questi, il più comune è il gruppo DEA 1, a sua volta suddiviso in positivo e negativo, che è anche il più importante da un punto di vista clinico in quanto è quello che può causare le reazioni più gravi. Il cane con gruppo DEA 1 negativo è considerato il donatore universale (come gli esseri umani di tipo 0 negativo), in quanto può donare il proprio sangue anche ai soggetti DEA 1 positivi; di contro, possono ricevere sangue solo da soggetti con lo stesso gruppo. Invece, i soggetti DEA 1 positivi sono considerati riceventi universali (come gli esseri umani di tipo AB positivo), in quanto possono ricevere anche sangue DEA 1 negativo, ma possono donare solo a cani con lo stesso gruppo sanguigno.
Il gruppo sanguigno di un soggetto dipende da quello dei suoi genitori, ma ci sono alcune razze che hanno un’incidenza maggiore di un gruppo rispetto ad un altro: per esempio la razza Rottweiler, il bassotto e il segugio maremmano sono prevalentemente DEA 1 positivi, mentre razze come il Dogo argentino, il Dobermann, il pastore tedesco e il boxer sono prevalentemente DEA 1 negativi. Ciononostante, vi possono essere delle eccezioni e quindi è sempre opportuno determinare precisamente il gruppo sanguigno di un soggetto.
Nel gatto invece i gruppi sanguigni sono tre: A, B e AB. Il gruppo più rappresentato è quello A, presente del 95% dei gatti comuni. Il gruppo B è decisamente meno frequente ed è possibile riscontrarlo soprattutto in alcune razze come il British Shorthair, il Devon Rex e il Persiano. Il gruppo AB invece è molto raro. Non esiste un soggetto considerato “donatore universale”: esattamente come l’uomo, il gatto è estremamente sensibile e soggetto a reazioni trasfusionali. Pertanto, tutti i soggetti possono ricevere solo da altri con lo stesso gruppo sanguigno.
GATTO TRICOLORE
Quando si parla di gatto tricolore non ci si riferisce a una razza vera e propria, quanto invece alla particolare colorazione e all’affascinante disegno presente sulla pelliccia di questi mici così speciali.
Il nome più corretto del gatto tricolore è calico, proprio perché il disegno del suo mantello ricorda la trama dell’omonimo tessuto di cotone stampato
In alcune culture, il gatto tricolore è considerato un vero portafortuna, molto probabilmente a causa della sua rarità.
In Giappone questi felini sono praticamente venerati: in passato venivano addirittura portati sulle navi per proteggere l'equipaggio da tempeste e malattie durante il viaggio.
Hai presente la famosa statuetta giapponese ritraente un gattino seduto che saluta con la zampetta? Il suo nome è Maneki Neko ed è un portafortuna molto diffuso.
Secondo una credenza orientale, quando un gatto tricolore alza la zampetta in segno di saluto, sul suo umano si riverseranno tanta fortuna e benessere.
Anche in Inghilterra il cosiddetto “calico cat” è considerato un portafortuna.
Nel 2001 lo Stato americano del Maryland lo ha eletto "gatto nazionale", proprio per la somiglianza dei suoi colori con il piumaggio dell’ittero di Baltimora, l'uccello simbolo di questo Stato.
Perché quasi tutti i gatti tricolore sono femmine?
Quando incontri un gatto tricolore, puoi essere abbastanza certo che si tratti di una femmina. Perché? La risposta, ancora una volta, è nella genetica.
Il gene che determina il colore del pelo di un gatto si trova sul cromosoma X. Le femmine, si sa, hanno due cromosomi X, ereditati in parti uguali dal padre e della madre.
Dal punto di vista genetico, quindi, una gattina potrebbe essere nera e rossa, ad esempio, se la madre le trasmetterà il gene del pelo rosso e il padre invece quello del nero.
Durante lo sviluppo embrionale, tuttavia, uno dei due cromosomi viene disattivato. Non si tratta di un processo fisso, a volte tocca al cromosoma materno e altre a quello paterno. Il risultato? In sostanza, a volte viene escluso il gene responsabile del colore nero e altre quello del rosso, e questo spiega la difformità delle macchie presenti sul mantello di questi fortunati pelosi.
Oltre a questi geni, come abbiamo visto, in rari casi può aggiungersi il gene della pezzatura, che aggiungerà le sue belle chiazze bianche.
I maschi, nei gatti come in tutte le altre specie, hanno solo un cromosoma X, a cui si aggiunge il cromosoma Y: proprio per questo, il colore della loro pelliccia può essere solamente nero oppure rosso.
E se un micio maschio avesse il gene della pezzatura attivo? Possibile, ma in questo caso il suo pelo sarà nero e bianco oppure rosso e bianco, ma non potrà mai riportare tutti e tre i colori contemporaneamente.
Come sempre l’eccezione esiste, e in questo è causata da un’anomalia genetica nota anche come sindrome di Klinefelter.
Questa condizione prevede un gatto maschio con due cromosomi X e un cromosoma Y: il duplice cromosoma X potrà dare origine alle macchie rosso-nere, proprio come è normale che avvenga nelle femmine.
Gli esemplari portatori di questa sindrome sono sterili.
CURA DEL PELO
Una parte più o meno importante nella cura quotidiana degli animali domestici è la cura del pelo. Con cani e gatti a pelo corto l’impegno è di solito minore rispetto a quelli a pelo lungo. Alcuni tipi di pelo devono essere spazzolati brevemente ogni giorno per evitare l'opacizzazione. Altri, invece, sono «autopulenti» e non si aggrovigliano nemmeno dopo una rinfrescante nuotata nel lago. A seconda delle condizioni dei peli, possono avere senso anche visite regolari da un toelettatore esperto, che conosca la razza e le sue esigenze: deciderà di tosare, rifilare o semplicemente pettinare.
Per la toelettatura a casa, esistono una serie di pettini, spazzole, cardatori diversi, dai guanti morbidi alle spazzole di filo metallico duro e spray che aiutano ad allentare i grovigli. Da un lato, la cura quotidiana è importante per la salute, poiché favorisce l’eliminazione di impurità e anche di qualche eventuale parassita, ma dall'altro offre anche la possibilità di trascorrere del tempo con l'animale e di rafforzare il rapporto.
PELO
Alcune razze di cani sono molto pelose, anche sul muso. Ciò che può far parte dello standard di razza è spesso disabilitante per i cani nella vita di tutti i giorni. I peli davanti agli occhi ostacolano la vista e limitano anche la comunicazione con gli altri cani. Pertanto, ha senso tagliare i peli del viso in modo che il cane possa percepire l'ambiente circostante senza ostacoli. Se non lo volete, potete anche attaccare i peli indietro con un elastico.
OLFATTO
Grazie allo straordinario sviluppo dell’olfatto del cane, il cane domestico è considerato un animale macrosmatico. Ha la capacità di identificare e discriminare gli odori fino a 100.000 volte superiore a quella dell’uomo.
I suoi recettori riescono infatti a percepire circa mezzo milione di composti odorosi, anche se presenti in concentrazioni bassissime, impercettibili al naso umano.
A seconda della razza, un cane ha fino a 300 milioni di cellule olfattive. Noi umani, invece, dobbiamo accontentarci di 10-30 milioni di cellule olfattive. La mucosa olfattiva dei cani è da 30 a 40 volte più grande della nostra. Questo dà una piccola idea di quanto i nostri cani possano percepire gli odori in modo molto più differenziato. Il tartufo viene tenuto umido dal cane leccandolo, sia per favorire la termoregolazione (i cani non hanno ghiandole sudoripare sparse su tutto il corpo, come noi) che per facilitare la cattura delle molecole odorose in sospensione. È privo di peli e la cute è molto spessa con un tipico disegno a pavé: non è, e non deve essere liscia (la perdita del disegno a pavé può essere indice di una patologia, nel caso meglio consultare un medico veterinario).
E l’OLFATTO del gatto?
Quando si pensa ad un olfatto molto sviluppato subito si fa riferimento al cane. Ma non si deve dimenticare che anche il naso del gatto è davvero prodigioso.
Come spiegano gli esperti, ad esempio Desmond Morris e Stephen Budiansky, nel naso di un micio ci sono circa 200 milioni di cellule olfattive. Paragonate ai 5 milioni presenti nel nostro, danno bene l’idea di come sia possibile che alcuni odori per noi “inesistenti” per un gatto siano invece perfettamente chiari.
Il naso felino è davvero complesso: una struttura di pieghe ossee intrappolano l’aria carica di odori e la mettono a contatto con le cellule sensoriali. Grazie al loro olfatto, i gatti vengono sempre più spesso usati dalla polizia per fiutare i bagagli negli aeroporti. Qualche anno fa, a Mosca, due gatti poliziotti sono diventati famosi per aver sventato, annusandolo, un importante contrabbando di caviale.
Non hanno alcuna difficoltà a distinguere il cibo avariato o avvelenato.
Come gli esseri umani, anche i gatti apprezzano alcuni odori e ne detestano altri. Alcuni li invoglieranno a giocare, altri li tranquillizzeranno, altri ancora li infastidiranno.
Per comprendere meglio le reazioni del vostro gatto, è utile sapere cosa gli piace e cosa invece detesta.
Se c’è un odore che i gatti amano particolarmente, è quello dell’erba gatta. Un odore che ha un effetto più o meno inebriante da gatto a gatto. I gatti amano anche gli odori minerali e quelli vegetali, come ad esempio gli ulivi. Fragranze come la menta e la noce moscata lo invogliano a giocare ed interagire. Se volete compiacerlo, comprategli un alberello di ulivo. Se il profumo della lavanda e della vaniglia hanno un effetto calmante, il rosmarino e il timo lo sollecitano a graffiare ovvero marcare il territorio. L’eucalipto è utile per combattere raffreddori e migliora la respirazione.
Se pensiamo che l’odore delle arance sia forte, per il vostro felino lo sarà molto di più quindi, onde evitare che diventi aggressivo, tenetelo lontano dalle arance.
Lo stesso vale per gli oli essenziali di agrumi o prodotti per la pulizia della casa a base di limone.
ORGANO DI JACOBSON
Cani e gatti hanno un organo olfattivo aggiuntivo, l'organo di Jacobson (chiamato anche organo vomeronasale). Si trova dietro gli incisivi superiori, nella parte superiore della bocca. Quest’organo integra l'olfatto ed è particolarmente sensibile ai feromoni, che sono usati per comunicare tra loro. L'urina di un cane o gatto è quindi molto più di un semplice prodotto di scarto fisico. Ad esempio, un cane riceve informazioni sulla salute, l'età e il sesso dell'altro. I nostri animali domestici possono anche percepire molto rapidamente sottili cambiamenti nelle esalazioni umane. Un cane puzza quando qualcuno ha paura. Questa specialità viene sempre più utilizzata anche in campo medico: i cani sono infatti in grado di fiutare le cellule tumorali o di avvertire i diabetici dell'imminente ipoglicemia.
COMUNICAZIONE
La locuzione «come cane e gatto» è usata spesso. Ciò implica che cani e gatti convivono in maniera problematica. Ma per quanto diversi siano i nostri due amici a quattro zampe, vivere insieme può funzionare altrettanto bene. I gatti hanno la capacità di imparare e di utilizzare parti della comunicazione del cane, in particolare i segnali calmanti. Ad esempio, i gatti sbattono le palpebre o si allontanano se il coinquilino canino si avvicina a loro troppo velocemente e violentemente. Rallentano i loro movimenti e quindi segnalano al cane di avvicinarsi e di comportarsi in modo più calmo e appropriato. I cani percepiscono immediatamente questi segnali e possono adattarsi di conseguenza. Questa capacità è di enorme importanza per una convivenza armoniosa. Soprattutto se si considera che la comunicazione all'interno di queste due specie è molto diversa, dopo tutto. Se il cane agita la coda, questo può esprimere gioia. Se un gatto fa così, di solito significa: «Lasciami in pace». Sono di cattivo umore!
NOIA
Come noi umani, anche i cani e i gatti conoscono la noia. I gatti che escono di casa organizzano da soli la loro routine quotidiana; fanno i loro giri di controllo, mettono i loro rivali al loro posto, si incontrano con gli amici. I gatti da appartamento sono completamente diversi. Spesso restano soli tutto il giorno, sdraiati, a mangiare e a dormire. Se sono in due e vanno d'accordo, ci sono meno problemi che se due o più animali non si sopportano e sono quindi costantemente sotto stress. Se il gatto è solo, diventa sempre più grasso per mancanza di movimento o reagisce con la marcatura o altri comportamenti indesiderati. Tutte queste cose sono dannose per il benessere e la salute dell'animale.
MODA
La moda non si limita ai cani. Se fin a qualche anno fa cane e proprietario erano ancora guardati in modo strano, se ad esempio il quadrupede indossava un cappotto in inverno, oggi ciò è sempre più accettato. Soprattutto in inverno, con il freddo e la pioggia, l'abbigliamento funzionale per cani è abbastanza giustificato. I cani di piccola taglia iniziano a soffrire il freddo rapidamente con il tempo gelido a causa della loro vicinanza al suolo, soprattutto se hanno poco sottopelo. Quando si acquistano i cappotti bisogna assicurarsi che si adattino bene, non devono strofinare da nessuna parte e lasciare al cane sufficiente libertà di movimento. Anche i cani anziani, che sono meno in grado di mantenere la temperatura corporea in condizioni di freddo rispetto agli animali giovani, soffrono di artrite o devono aspettare in macchina per molto tempo, apprezzeranno se vengono avvolti al caldo.
ORECCHIE dei gatti
Le orecchie dei gatti stanno in piedi e hanno una sorta di «funzione imbuto», con la quale possono assorbire le onde sonore. Il senso dell'udito è circa tre volte più sviluppato nei gatti che negli esseri umani. Sono in grado di percepire i suoni nel campo degli ultrasuoni e di produrli essi stessi. Il campo uditivo di un gatto è compreso tra 30 Hz e 60 kHz. Per confronto: gli esseri umani sentono nell'intervallo di 20 Hz e 20 kHz. Quindi la musica o le voci ad alto volume sono un abominio per i nostri gatti. D'altra parte, diventano particolarmente attenti e si sentono attratti quando qualcuno inizia a sussurrare con loro.
ZAMPE
La pelle è esposta a molte sostanze irritanti per l'ambiente. Soprattutto le zampe dei nostri amici devono resistere al calore dell'asfalto in estate e all'aria fredda, umida e secca in inverno. I gatti di solito se la cavano da soli e trovano un bel posto caldo in appartamento, soprattutto nella stagione fredda. I cani, invece, devono uscire in ogni momento dell'anno. Quindi aiuta se si massaggiano i cuscinetti sensibili delle zampe con una crema untuosa prima di andare a fare una passeggiata: ciò li protegge dal sale e dalla disidratazione. Per evitare la formazione di grumi di neve tra le dita dei piedi, è meglio sempre accorciare il pelo dei cani a pelo lungo.
VIBRISSE
Le vibrisse o peli tattili, sono peli speciali che crescono sul muso di molti mammiferi. Essi sono più forti e più lunghi dei normali peli ne sono specializzati nella percezione degli stimoli tattili. La loro specialità è il follicolo pilifero, che contiene una capsula piena di sangue e dotata di numerose terminazioni nervose. Se vengono toccati o sfiorati, il movimento originale si intensifica. In questo modo, anche gli stimoli minimi possono essere percepiti e permettono all'animale di trovare la strada anche nell'oscurità o in acque torbide. Questi baffi sono essenziali per la sopravvivenza dell’animale.
GRAVIDANZA
La gravidanza dei cani e gatti dura in media 63 giorni (da 56 a 72 giorni). Il numero di cuccioli varia a seconda della taglia, della razza e della madre. Le razze di cani di piccola taglia hanno da 2 a 5 cuccioli, quelle grandi di solito di più, da 8 a 10 non sono rare. Più cuccioli aspettano le cagne o le gatte, più stressante diventa per loro la seconda metà della gravidanza.
Le gatte condividono l'educazione dei loro cuccioli. Gli animali selvatici vivono in gruppo e si prendono cura dei loro piccoli insieme, pulendoli, strigliandoli e allattandoli alternativamente. Così le madri possono prendersi cura regolarmente del proprio apporto di cibo senza preoccupazioni.
CALCOLI URINARI
I calcoli urinari sono un problema comune a cani e gatti. Alcune razze come i dalmata hanno un rischio maggiore di formazione di calcoli. A causa di un difetto genetico nelle cellule del fegato, l'acido urico - un prodotto di degradazione del metabolismo delle proteine - non è scisso in allantoina, o lo è solo in misura insufficiente. Inoltre, rispetto ad altri cani, il dalmata espelle 10 volte la quantità di acido urico attraverso l'urina. A causa di queste circostanze, l'acido urico scarsamente solubile in acqua si cristallizza sotto forma di urato e forma quindi calcoli di urato. Una dieta povera di purina può ridurre la quantità di acido urico nelle urine e prevenire la formazione di calcoli.
XILITOLO
Lo xilitolo è stato usato per anni come sostituto dello zucchero. Questa sostanza ha diversi vantaggi per l'uomo. È efficace contro la carie e ha un potere calorifico molto più basso rispetto al normale zucchero. Ad esempio, è molto utilizzato nelle gomme da masticare, dove il suo effetto positivo sulla salute dentale e sull'alito fresco è molto apprezzato.
Tuttavia, lo xilitolo è tossico per i cani. La sostanza provoca un massiccio rilascio di insulina, che si traduce in una drastica riduzione del livello di zucchero nel sangue. Senza un trattamento intensivo può essere fatale. Sono noti anche i danni al fegato. Per i gatti questa sostanza è meno pericolosa, ma è bene che non ne mangino se non in piccolissime quantità.
DENTATURA
I denti di cani e gatti sono fatti appositamente per afferrare e fare a pezzi le prede. Hanno canini lunghi e appuntiti per la presa e zanne laterali per il taglio. I cani hanno 42 e i gatti 30 denti permanenti. Questi sono disposti a forma di arcipelago, cioè i denti della mascella superiore sono posizionati più in fuori rispetto a quelli della mascella inferiore e quindi formano una «cesoia».
RAZZE
La Fédération Cynologique Internationale (FCI) è la più grande organizzazione internazionale cinologica. Attualmente la FCI riconosce 344 diverse razze di cani. Pubblica gli standard di razza, organizza mostre, prove di lavoro e di caccia, gare di agilità e di obbedienza, gare di corsa e prove per cani da pastore. La FCI è stata fondata il 22 maggio 1911.
Per i gatti, c'è la Fédération Internationale Féline (FIFe): stabilisce gli standard di razza e organizza spettacoli. L'associazione è stata fondata nel 1949 come Fédération International Féline d'Europe (FIFE). Solo nel 1972, quando entrò a far parte del Brazilian Pedigree Cat Club, l'associazione divenne l'attuale FIFe.
LUPO
Il lupo è l'antenato dei cani domestici, ma ci sono state evoluzioni nelle centinaia di anni di addomesticazione. Cane e lupo hanno ancora oggi molte somiglianze, si guardi per esempio alle loro forme di comunicazione e al linguaggio del corpo. Tuttavia, già il confronto esteriore delle razze canine di oggi con il lupo non fa sorgere dubbi sul fatto che si tratti di due tipi indipendenti. Geneticamente sono ancora vicini tra loro e anche un accoppiamento è possibile (Cecoslovacco e Saalose Wolfhound). Ma a causa dell'addomesticamento il cane si è evoluto in modo diverso dal lupo: come esempio, possiamo citare la capacità dei cani di digerire l'amido.
GATTO TURCO VAN
Il gatto turco Van, noto anche come gatto che nuota, è una rara razza di gatto della Turchia orientale. Deve il suo nome al lago Van, nella cui regione aspra e remota si dice che questa razza si sia sviluppata più di 2000 anni fa. Caratteristici per il gatto turco sono il pelo denso e semi-lungo e le sue marcature. Il caratteristico motivo è costituito dal colore di fondo da calce a bianco crema, oltre che da una coda a forma di anello e da un «cerotto» tra le orecchie. Come già dice il nome, il gatto che nuota ama stare vicino all'acqua, nuotare e pescare.
CHIHUAHUA
Il Chihuahua è considerato la razza canina più antica e più piccola del mondo. È originario del Messico, dove nella provincia di Chihuahua ci sono ancora cani di piccola taglia selvatici. Già nell'VIII secolo si dice che fossero tra le favorite delle principesse azteche. Erano anche cani sacrificali, perché erano considerati guide di anime morte nel loro viaggio verso l'aldilà.
Attraverso l'allevamento di cani sempre più piccoli, nel corso degli anni sono sorti molti problemi come denti malposizionati, idrocefalo o problemi respiratori. Oggi il cane piccolo e coraggioso è tenuto come cane da famiglia o da compagnia. Purtroppo, a causa delle sue piccole dimensioni, è spesso erroneamente degradato a “cane tascabile”.
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